Conclusioni

Dalla descrizione fatta dovrebbe emergere la filosofia con la quale si è pensato di realizzare ExplicitPass. Il criterio fondamentale utilizzato è stato: inventarsi una regola semplice e personale per costruire tutte le nostre password (come ad esempio <nomedel sito><nomeUtente>), invece che sforzare la nostra mente per pensare ogni volta a password complicate che poi dobbiamo conservare gelosamente in qualche "cassaforte" fisica o digitale. Ciò porta subito ad una rapida conclusione: se rispettiamo rigorosamente questa regola noi conosciamo a memoria tutte le password che ci servono senza fare alcuno sforzo. Se dopo un anno che Silvana ha creato la password per il sito vattelaApesca le chiediamo: "per caso ti ricordi qual'è la password di questo sito?", la risposta di Silvana sarà immediata: "la password è vattelaApescaSilvana!". Niente di più facile, certamente Silvana con la sua "applicazione tascabile" ExplicitPass otterrà in gran segreto la password cifrata, con le sue impostazioni (chiavi, alfabeto, opzione vincoli/no vincoli), che solo lei conosce, e certamente si guarderà bene dal farcele vedere. 

A titolo riassuntivo di quanto fin qui scritto mostriamo in quest'ultima parte alcuni brevi filmati che descrivono il semplice uso di questa applicazione che, con pochi e semplici comandi, si adatta bene anche ai meno esperti di sistemi digitali.

Il primo di questi filmati fa una rapida descrizione dell'applicazione e delle sue fondamentali impostazioni nell'unica pagina di interfaccia con l'utente.

Filmato che descrive l'applicazione ExplicitPass

Per mostrare la rapidità nell'uso di questa semplice app si può osservare il seguente filmato che mostra quello che deve fare l' utente Silvana per cifrare la sua password:

Il terzo filmato illustra la possibilità, offerta da questa applicazione, di rendere molto semplice il problema di aggiornamento delle password.

Filmato che mostra come criptare una password in chiaro

Il quarto filmato illustra la possibilità, offerta da questa applicazione, di consentire la cifratura di interni messaggi, tra due o più interlocutori che condividono le stesse chiavi di cifratura e che possono trasmettersi in gran segreto importanti informazioni. Per utilizzare questa possibilità bisogna scegliere l'alfabeto di cifratura "Solo messaggi". Questo alfabeto, a differenza dei primi cinque, prevede infatti l'uso dei caratteri "spazio" e "invio", non consentito generalmente nell'uso delle password. Nel messaggio è possibile utilizzare tutti i caratteri speciali disponibili nella tastiera virtuale del iPhone.

Filmato che mostra la cifratura di un messaggio 

L'ultimo filmato mostra invece l'operazione che l 'interlocutore di Silvana deve fare per decifrare il messaggio ricevuto.

Filmato che mostra la cifratura di un pin

Avvertimenti Finali

Da ultimo si possono fare alcune osservazioni su alcune varianti d'uso rispetto a quanto descritto finora. Se  si utilizza la comoda possibilità di inserire le cinque chiavi segrete una volta per tutte, bisogna essere sicuri che l'applicazione non sia facilmente disponibile ad estranei di cui non abbiamo piena fiducia. In questo caso infatti, dato che le password in chiaro si possono indovinare molto facilmente, un malintenzionato potrebbe ottenere agevolmente le password cifrate sfruttando le chiavi già in memoria. In queste circostanze è opportuno, dopo ogni uso dell'app fare un tocco (touch o tap) su INSERISCI CHIAVI per inserire le chiavi di default 0,0,0,0,0. Ciò comporta, al successivo impiego dell'app la piccola perdita di tempo per il reinserimento delle cinque chiavi segrete che, dopo tanti impieghi si ricordano facilmente a memoria (esperienza personale).

Altra considerazione che si può fare sull'uso di questa app è che la complessità della password cifrata aumenta con l'aumentare della lunghezza e che in molti siti si richiedono password di lunghezza superiore a otto caratteri. Così se l'utente di nome Joe dovesse accedere a un sito web di nome Sito, la sua password con la regola precedentemente fissata: SitoJoe, non soddisfarrebbe alla richiesta. Allora Joe, con un nome così breve, potrebbe adottare la regola di costruire le sue password in chiaro scrivendo due (SitoJoeJoe) o tre volte (SitoJoeJoeJoe) il suo nome, dopo quello del sito, fino a raggiungere la lunghezza desiderata. E' chiaro che consigliamo a Joe, fissata questa regola, di non cambiarla per tutte le password che gli verranno richieste in futuro, pena la perdita del grande vantaggio suggerito da questa applicazione: NIENTE DA SCRIVERE! NIENTE DA RICORDARE! (o almeno il meno possibile). 


======================================================================================